Presentazione OCCHI DI LAGO

 

… Dopo qualche tempo, decisi di porre la mia mente razionale nella modalità del riposo e iniziai ad afferrare le immagini che arrivavano nel mio orizzonte interiore, traducendone le forme in parole sul taccuino. In seguito le trascrivevo a penna sul quaderno. Avevo dato inizio al mio primo romanzo.

L’intento espresso all’alba di questa avventura era quello di suscitare domande in chi mai si sarebbe avvicinato agli aspetti spirituali dell’esistenza, poiché completamente immerso nell’accecante materialità del mondo.

La trama è nata poco a poco ogni giorno, mentre scrivevo. Mi bastava prendere in mano penna e taccuino e la scrittura fluiva naturalmente, con grande piacere. Mi divertivo. Quasi fossi io stessa una lettrice, rimanevo in attesa di vedere che piega avrebbero preso gli eventi del racconto, rileggendone poi l’evoluzione con stupore e sorpresa… (Tratto dall’introduzione di “Occhi di Lago”)

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