A cura di Maria Vaglio Corsi di Feng Shui e di Qi Gong a Roma.
All’inizio della pratica del Qi Gong, è buona norma indurre il corpo ad uno stato di rilassamento. Song è il termine usato per indicare il rilassamento. Conosciuta come una delle Tre Regolazioni o Armonizzazioni, questa pratica favorisce, unitamente alle altre due, l’accesso al cosiddetto Rujing o Stato del Qi Gong, che letteralmente significa entrare in uno stato di quiete.
Song indica “rilassamento attivo”, ben diverso dal rilassamento pigro o molle in cui i muscoli sono abbandonati in uno stato di morbidezza passiva e la persona non è presente a sé stessa. Significa rilassamento vigile, presente e cosciente, in cui l’attenzione verso sé stessi e il mondo esterno è vivace e l’intenzione Yi risulta forte e concentrata. Questo tipo di Rilassamento può essere considerato una pratica a sé stante, conosciuta come Fangsonggong: Fang fare, Song rilassamento, Gong lavoro con impegno.
Si induce il corpo, gradualmente, a prendere coscienza di tutti i tessuti, distretto per distretto, e ad abbandonare le tensioni inutili. È importante: non tutte le tensioni…solo quelle inutili, quelle di troppo, quelle che vanno oltre la indispensabile tensione muscolare fisiologica e necessaria per muoversi, o stare in piedi, respirare…vivere. È fondamentale avere una profonda coscienza del proprio corpo: riusciamo a sciogliere solo le tensioni che percepiamo, e spesso già il fatto di avvertirle ed esserne consapevoli è un buon modo per riuscire a scioglierle. Spesso non siamo affatto consapevoli di tutto il nostro corpo e delle tensioni che vi si annidano, finché non insorge un dolore o una patologia; il Qi Gong ci aiuta in questo percorso e ci insegna inoltre ad usare il minimo sforzo per compiere un movimento o un’azione, permettendoci di proteggere e conservare le nostre preziosissime energie.
Iniziando la pratica del Rilassamento ci renderemo conto che spesso le nostre spalle sono sollevate e i muscoli della schiena contratti, provocandoci in tal modo disturbi e dolori cervicali; ci troveremo con i denti serrati e la fronte aggrottata; avvertiremo che i nostri addominali sono inutilmente tesi impedendoci di eseguire una corretta respirazione; ci ritroveremo nostro malgrado con le ginocchia troppo rigide, con importanti conseguenze sul benessere della colonna.
Continuando nella pratica, a poco a poco, si imparerà a mantenere il rilassamento e ad agire senza sforzi inutili. Questo atteggiamento del corpo si rifletterà inevitabilmente anche sul nostro modo di essere, insegnandoci quanto sia inutile lottare in continuazione contro tutto, in uno sforzo costante, e quanto invece sia più saggio non opporsi…seguire il flusso come l’acqua, cedevole e adattabile ma viva e piena di energie!
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Per riferimenti bibliografici relativi al Qigong e ad altri argomenti da me trattati, visita la pagina L’angolo della lettura
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